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Leida. Musei Mulini e Etnologia

Il Museo dei Mulini, quelli del Falcone o del Falco (Stedelijk Molenmuseum de Valk), di sette piani, ubicato su un'altura vicino alla stazione, offre l'occasione di visitare un Mulino che risale al 1743 e che restò in uso fino al 1964. Vistarlo consente di ripercorrere l'intera storia dei Mulini dei Paesi Bassi, con ben dieci generazioni di mugnai, ora è l'ultimo mulino della città e in estate è in attività. Da non trascurare la vista all'abitazione del tipico Mugnaio, al laboratorio di riparazione della fabbrica di tinture e alla fucina. All'interno si trova anche una piccola mostra sui mulini d'Olanda Oude Vest, ampio e suggestivo canale che attraversa la città da ovest a est. Sulla riva meridionale, sorge la Marekerk, chiesa protestante seicentesca a pianta centrale; nell'interno, otti gigantesche colonne ioniche sorreggono la cupola lignea: più avanti a destra, al n. 159 si trova il Meermansburg, hofje del 1681 tutt'ora in funzione.
Il Museo Nazionale di Etnologia (Rijksmuseum voor Volkenkunde) ha raccolto l'eredità culturale del mondo a partire dal 1837 quando fu costruito. E'uno dei più vecchi musei etnologici d'Europa e il più importante d'Olanda, raccoglie collezioni provenienti dalle ex colonie d'oltremare, soprattutto nell'indonesia, e materiali delle civiltà americane, australiane e africane, Inca e Aztechi cifre, dipinti e bronzi cinesi africani, tesori d'arte antica di migliaia di anni fa. La moderna presentazione consente di compiere un viaggio tra i cacciatori dell'Artico, gli abiti giapponesi, le leggende indiane e i riti funebri messicani. Il Museo possiede ricche collezioni che cambiano costantemente in virtù del sistema di mostre a rotazione, ma ciò che rende la collezione speciale sono i pezzi di uso quotidiano, quali indumenti, armi, posate e giocattoli per bambini, da parte di persone il cui unico scopo era quello di sopravvivere. Scopri l'utile e il misterioso, da kayak a produrre sollievo. Così come la mostra permanente, ci sono sempre altre attività. Gli artisti espongono il loro punto di vista sulla etnologia il giardino del museo. L'ingresso al giardino del museo e il ristorante è gratuita.
Per l'arte indo-giavanese spiccano le statue di guardiani di tempi e di divinità indù; sculture giavanesi dello stile Singasari. Quindi marionette, pitture Wajang di carte; kris malesi, utensili, strumenti musicali. Al primo piano, nella sala dei tesori, si ammira la placca di Leida, oggetto culturale della civiltà Maya, dal Guatemala, di grande intresse sono pure gli oggetti d'oro e d'argento indo-giavanesi, africani e dall'America precolombiana; giade neozelandesi, monete d'oro giapponesi. La sezione estremo orientale presenta materiali eterogenei: figurine Chang, oggetti di uso quotidiano, ceramiche e lacche cinesi e giapponesi, stampe e lavori di calligrafia giapponese, teatro cinese e giapponese. Il Tipet è rappresentato da oggetti di culto, dipinti e bronzi, una particolare attenzione è riservata agli sviluppi artisti del buddismo in India, Cina e Giappone: su tutto spiccano i raffinati Buddha in bronzo, notevoli per l'arte africana, le sculture di Benin e del Basso Congo.