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Leida. Tempio di Teffeh

Di fronte al Brouchovenhofje sorge il Tempio di Teffeh, antica dea egiziana delle fertilità, del I secolo d.c., e poi trasformato in chiesa cristiana. Fu smantellato nel 1960 e donato all'Olanda, all'epoca della costruzione della vita di Assuan. Gia dal tempio ci si aspetta un museo con una ricca sezione di egittologia ma non manca un'istruttiva esposizione dedicata all'archelogia olandese.
Nella vasta sala d'ingresso il pianterreno è dedicato a Isis dalla Nubia (epoca augustea), alla scultura greca, romana ed egiziana. Tra i pezzi più noti, spiccano il sarcofago di Simpelveld, ornato dai rilievi interni (secoli III o IV); svariate tele funerarie greche, tra cui quella di Archestrato. Per la scultura romana, sono interessanti i ritratti di Tiberio, di Massimiliano Erculeo e di Traiano; inoltre, l'altare funerario di Caetannia Pollitta, dalle terme di Caracalla; sarcofago paleocristiano, già posseduto da Rubens.
Ricchissima la sezione di scultura egiziana che copre la lunga storia dell'impero fino alla dominazione romana come Mertides, altare di Nefer-Rentep, statua di Kheti. I frammenti della tomba del generale Oremheb e cesta del tesoro di Amenhotep; due busti della regina Hatshepsut e il sarcofago di Uah-Ib re Amaci.
Il dipartimento di archeologia del Vicino e del Medie Oriente possiede materiale solo parzialmente esposto tra pianterreno e primo piano: statuette sumeriche; oggetti rituali della cultura di Marlick, bronzi da Luristan e testi cuneiformi su tavolette e su cilindri. Seguono le sale di antichità egizie: sarcofagi antropoidi dipinti; mummie, strumenti per la mummificazione, corredi funerari, statuette in legno di Imet-nebes, ceramoche, bronzi e gioielli, ritatti da el-Fayyum.
In gran parte dedicato anche alle antichità greche, etrusche e romane; vi spiccano la colossale testa di Dioniso e la vasta collezione di ceramica greca dal periodo geometrico alla lunga stagione dell'ellenismo. Notevoli i vasi attici a figure nere, le tre anfore panatenaiche, da Vulci a sei idrie attiche a figure nere. Una sala accoglie la bella collezione di vetri dall'Egitto dei faraoni, dalla Fenicia edalla provincie dell'impero romano. Per le antichità etrusche, oltre alle ceramiche e ai bronzi, si noti la splendida serie di sarcofagi.
Al secondo piano si trova la sezione dedicata alle antichità olandesi, nella quale sono esposti i reperti archeologici più rappresentativi per la ricostruzione della storia di tutto il Paese; il materiale, ordinato cronologicamente e presentato secondo un taglio didattico va dalla preistoria al Medioevo. Tra i prezzi più interessanti, una statua in bronzo e spada in ferro da una tomba celtica presso Nimega; un bell'elmo romano in argento dorato del 319-20 (il più bello dei molti posseduti dal museo); monumenti romani da Ulpia Noviomagus; oggetti in ambra, oro e vetro, di fabbricazione cisalpina; infine la famosa fibula di Dorestat, splendido gioiello carolingio in oro e pietre preziose. Nello stesso edificio ha sede il Rijksmuseum het Koninklijk Penningkabinet che conserva la collezione nazionale di monete, cartamoneta, medaglie, pietre incise e stampe.