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Leida. Musei Nazionali

Interessanti del Stedelijk Museum de Lakenhal la collezione di tele, di argenteria e mobile, e una mostra sulla satira della fabbricazione delle lenzuola, principale attività cittadina prima dell'Università. Il Museo custodisce due tesori. Il primo è una parte dell'altare ripartita di Lucas van Leyden (Luca da Leida), il celebre 'Trittico del Giudizio Universale', l'altro è un oggetto quotidiano: un enorme calderone di bronzo. Venne acquistato dalla cittadinanza di Leida nel 1574. Lo Hutspor (uno studato piccante) che si trovava in quel calderone, viene cucinato ogni anno il 3 ottobre per commerorare l'assedio spagnolo.
Le collezioni del museo, sono tre: pittura, soprattutto fiamminga e olandese dei secoli XVI-XVII. ma anche alcuni moderni (J.Toorop e T.van Doesburg), arti decorative e storia della città; l'esposizione si sviluppa sui tre piani del palazzo, spesso riorganizzata in mostre temporanee. Pianterreno. La sala 4 è la ricostruzione di una cucina del 1800 circa; per il resto, le arti decorative non hanno sale specificamente dedicate a loro: il materiale è distribuito nelle sale di pittura, unica eccezione, la sala 11, interamente dedicata agli argenti e ai vetri. Dopo la Sala 5, con i ritrovamenti archeologici, ha inizio la sezione di pittura, ricca di maestri anche di primo piano, solitamente esposti in ordine croologico-tematico. Subito s'incontra il Giudizio Finale, capolavoro di Luca di Leida, del 1526-27, diverse opere di C. Engebrechtsz, Jan de Cock. Ampia la presenza dei seicenteschi, tra i quali appare un'opera giovanile di Rembrandt (Palamede di fronte ad Agamennone); tra i maggiori spiccano G. Dou; J. Steen, J. Lievens. G. van Brekelencam. Diversi i ritratti, tra i quali quelli di B.van der Helst, molti i paesaggi. Al primo piano si trovano le sale delle gillde (sale 19-25) spesso utilizzate per mostre temporanee; sono ricche di arredi, documenti, ritrati e strumenti professionali che ripercorrono soprattutto la storia economica della città. Vi spiccano il Grote Pers, salone destinato a mercato dei tessuti; la sala dei Chirurghi, la sala dei sindaci, con arredi lignei seicenteschi. Al secodo piano l'esposizione è dedicata alla storia di Leida tramite dipinti, argenti e oggetti di uso quotidiano.
Il Museo Nazionale della storia delle scienze mediche e naturali (Rijksmuseum Boerhaave) e intolato al professor Herman Boerhaave, botanico e medico chirurgo, è dedicato infatti alla storia di cinque secoli di ricerche scientifiche sulla medicina. Qui sono illustrati molteplici e antichi strumenti scientifici, medici e chirurgici piuttosto impressionanti: si tratta di apparecchi di fisica e microscopi dei secoli XVII-XVIII-XX, termometri fatti costruire da Fahrenheit, planetario di Tracy, orologi a pendolo di Christiaan Huygens, e altri ingegnosi dispositivi come i generatori elettrostatici. Il museo è ospitato nel ex Ospedale di S. Cecilia: terra sacra, dove il professor Herman Boerhaave ha dato la sua lezione sul comodino di fama. Durante la visita potrete vedere anche Antoni van Leeuwenhoek. Assolutamente da non perdere l'unico Teatro Anatomico con la sua notevole formazione di scheletri.